definire Paolo Proietti un artista naif è molto riduttivo: di questa corrente ritroviamo solo la semplicità dei personaggi o qualche candida nevicata. Protagonista dei suoi dipinti è il paesaggio urbano di Spello, dove l’artista è nato e lavora, nei pressi di Assisi: la sua magica architettura intensa e ordinata, è lo scenario in cui la fantasia di Paolo trova il suo habitat, luoghi dove personaggi umili e laboriosi vivono il quotidiano in un mondo senza tempo, come in una fiaba, sotto i cieli stellati e affascinanti sere d’inverno.
testi critici
Proietti ha i suoi riferimenti storici in Giotto, Ambrogio Lorenzetti e Piero della Francesca; come loro dipinge, con tecniche attuali, su tavola e pone l’accento sugli aspetti architettonici del linguaggio artistico; il suo però “ è un mondo di guardare indietro che punta alla ricerca di un ordine rispondente ai bisogni del proprio tempo”
(Bruno Pozzato)